Il Vaso di Ferro, perché?
Professore Antimo Marandola
Alessandro Manzoni nel descrivere il personaggio di Don Abbondio usa una metafora molto efficace: “Don Abbondio era come un vaso di terracotta, costretto a viaggiare con molti vasi di ferro”.
Don Abbondio ci viene presentato come “non nobile, non ricco, coraggioso ancor meno”.
È una persona titubante, meschina, codarda, che si sotterra davanti alle difficoltà e agli ostacoli che incontra
Il suo sistema consiste principalmente nello scansar tutti i contrasti, e nel cedere, in quelli che non può scansare: se si trovasse assolutamente costretto a prender parte tra due contendenti, starebbe col più forte, sempre però alla retroguardia, e procurando di far vedere all'altro ch'egli non gli è volontariamente contrario.
Allora noi vogliamo essere un Vaso di ferro e rompere tutti i vasi di terracotta che ci soffocano, affrontando a viso aperto l’ipocrisia, il politically correct, le mistificazioni storiche. Ci riusciremo? Difficile a dirsi! Di certo, ci metteremo tutta l’energia di cui siamo capaci